Dormire nel lettone di mamma e papà

La difficoltà ad abbandonarsi nel sonno sembra essere un disturbo sempre più frequente, soprattutto tra i giovanissimi.

Sempre più spesso incontro genitori che sono preoccupati che i propri figli di 10 o più anni, non riescano ad addormentarsi nel proprio letto. Un brutto sogno, un film visto la sera, un notizia al telegiornale, la paura di una interrogazione il giorno dopo, diventano il motivo scatenante di paure incontrollabili ed ingestibili che genererano veri e propri rituali di evitamento delle proprie camerette e dei propri letti e che generalmente culminano nel momento in cui i genitori ormai debilitati , accettano sperando che la serata si concluda il più velocemente possibile.

Il lettone, diventa in questo modo, l'unica soluzione. Così accade spesso che da una semplice preoccupazione, una nottata insonne, si generano dei meccanismi che protraggono nel tempo questo comportamento fino ad arrivare ad una vera e propria impossibilità dei genitori a gestire le paure ed i timori notturni dei propri figli.

Accanto alla difficoltà di addormentarsi abbiamo spesso bruxismo (digrignare i denti), parlare nel sonno fino anche a strillare, pavor notturno, enuresi.  Tutte le tensioni accumulate durante il giorno e che spesso accompagnano anche i giorni seguenti come eventuali interrogazioni, un saggio importante, una possibile verifica, una prestazione particolarmente preoccupante, fanno si che si arrivi a vivere con intensità e agitazione, la fase che precede il sonno o anche la preparazione al sonno.

Quando la giornata volge al termine, addormentarsi significa accellarare l'arrivo del giorno successivo, facilitare senza contrastare l'arrivo del momento che preoccupa. Rimanere svegli o controllare ciò che accade attorno a se, fino a generare  paure irrazionali, come i ladri che entrano in casa, i mostri sotto il letto, sono così manifestazioni di una agitazione finalizzata alla veglia, una vera e propria paura di perdere il controllo su di sè e sull’ambiente circostante.

Così dormire nel lettone con mamma e papà aiuta a sentirsi rassicurati e rasserenati, come se in questo modo tutto possa essere affrontato più facilmente. Sembra però che nonostante una apparente capacità di controllare l'ansia, questa scelta, contribuisca ad un peggioramento della sintomatologia ansiosa.

Diversi studi hanno dimostrato che più del 50% dei bambini che dormono nel lettone sono afflitti da problemi di relazione e di ansia per cui ritardano a prender sonno (mediamente ci vogliono 30 minuti per far addormentare il bambino) e si risvegliano spesso durante la notte, perché il sonno non è regolare. Sarebbe molto più efficace adottare delle strategie che possano accompagnare i più piccoli, al sonno ad esempio attraverso le favole o delle storie da fare nella loro cameretta. Sembrerebbe che anche solo questa banale tecnica, possa essere non solo efficace nel prevenire i disturbi del sonno, ma possa contribuire in modo più costruttivo anche all'apprendimento stimolando i piccoli, alla lettura e all'esercizio della fantasia.