Caro corpo: come ti vorrei

Dimagrire, dimagrire, dimagrire quanto è difficile se partiamo da un peso importante?

tutti sappiamo che alcuni cibi fanno male, molto male e che pesare troppo significa mettere a repentaglio la nostra salute. Ciò nonostante, la popolazione media mondiale pesa sempre di più ed anche in quei paesi che hanno avuto una importante spinta economica che ha contribuito al loro sviluppo ed in cui il cibo scarseggiava, si evidenzia un generale peggioramento della salute in terini alimentari.

Secondo Stephen Roessner, Presidente dell'Associazione Internazionale Studi sull'Obesità, in Italia ci sarebbero circa  5.800.000 persone obese e ben  20.500.000 persone in sovrappeso.  I dati mondiali invece  parlano di 300.000.000 persone obese e più di 1 miliardo, in sovrappeso.  E seppur ormai sia consolidata l'idea che sia il sovrappeso che l'obesità  siano di fatto il problema della salute pubblica che affligge maggiormente l'uomo, sembrerebbe essere un problema talmente diffuso da presentarsi come dato rilevante in tutte le nazioni del mondo.

E' inutile dire che sempre secondo questi dati, in Italia per curare l'obesità e le problematiche ad essa connesse, lo Stato spenda ben 23 miliardi di euro all'anno. Dico inutile perchè seppur molte persone riescono a perdere peso, il problema più drammatico è che non riescono a mantenere i risultati raggiunti.

Ho visto molto persone dimagrire perdendo molti chili, fare diete fantastiche dove non sentivano la fame, fare tantissima attività fisica, diventare quasi dei veri e propri fanatici del fisico. E poi, non appena ottenuti i risultati sperati, improvvisamete equasi inesorabilmente, riacquistano tutto ciò che hanno perso,  magari con un aumento del peso rispetto a quello iniziale.Tutto ciò accade soprattutto quando avvertono il cambiamento avvenuto, come ormai consolidato, 

Picco glicemico, farine troppo raffinate, dolciumi, diete iperproteiche, interventi di chirurgia bariatrica: le proposte ed i dati ormai a disposzione sono moltissimi,  soprattutto sul web, spesso in contraddizione gli uni con gli altri ed ognuno sarà libero di scegliere quale linea seguire. Ciò che amio avviso più conta è arrivare a prendere consapevolezza di sè e della propria immagine corporea, smettere di provare disgusto verso e stessi ed imparare a gestire le ansie e le frustrazioni attraverso strumenti e tecniche più efficaci del cibo. 

La valutazione negativa di sé, la tendenza al perfezionismo,l'impulsività assime a stati depressivi e ansiosi fino ad arrivare a veri e propri disturbi ossessivi, sono elementi che accomunano le persone con disturbi dell'alimentazione sia di quelle di molto sopra il proprio peso forma che di coloro che sono invece troppo al di sotto.

Il lavoro psicologico efficace in questo ambito contribuisce alla riformulazione del pensiero sottostante facilitando la consapevolezza delle proprie emozioni in contrapposizione con l'evitamento dei propri sentimenti. Proprio questi , nel tenntativo di essere gestiti, vengono regolati attraverso l'abbuffata o l'eccessivo controllo. Invece, lavorare per il miglioramento della consapevolezza del corpo, consente di riconoscere le proprie eozioni, facilitando la gestione dell'ansia. Il sostegno psicologico può così essere un valido supporto: imparare a gestire l'agnoscia  e le frustrazioni, dando una nuova voce a parti del sè fino a quel momento inascoltate.