Funzioni Psicologiche della bestemmia

Ho già scritto sulla questione delle regole in relazione al rapporto adulto-bambino, ma di recente mi è stato sottoposto un quesito in merito all’uso della bestemmia come linguaggio e sulla sua funzione psicologica. La prima cosa che mi è venuta in mente è stato appunto il rapporto tra bestemmia e i comandamenti e dunque le regole. La ribellione vissuta ed agita con rabbia mi portano a riflettere sul collegamento tra questi due aspetti. Seppur inizialmente mi ero convinta che si trattasse di una modalità per gestire la frustrazione e quasi liberatoria, ho scoperto che alcune ricerche dimostrerebbero il potere analgesico delle parolacce. Quindi coloro che imprecano o dicono parolacce sarebbero in grado di gestire il dolore più a lungo di chi non lo fa. La funzione psicologica “fight or flight”varrebbe anche per gli improperi che dunque consentirebbero l’aumento del battito cardiaco e di conseguenza una maggiore sopportazione del dolore fisico. Dunque avrebbe a che fare con il coraggio, caricarsi per affrontare una certa situazione che sembrerebbe molto faticosa o difficile. Sfidando il nome del Supremo, troviamo in noi tutta la necessaria carica per poter anche solo mentalmente affrontare una certa situazione. Tanto più la bestemmia è detta con cattiveria e rabbia tanto più possiamo immaginare di comprendere quanto pesante sia il fardello che , chi la pronuncia, sia vivendo in quel momento