Il test Rorschach

Sarà capitato più o meno a tutti di vedere o sentire parlare delle tavole del famoso test delle macchie il test Rorschach. Il test consiste in 10 tavole in cui sono riprodotte delle macchie di inchiostro stampate al centro del cartoncino.  Le immagini in realtà non sono rassomiglianti a qualcosa di ben definito infatti, vennero prodotte dallo stesso Rorschach lasciando cadere sui fogli di carte delle macchie di inchiostro. I fogli poi vennero piegati in due e diedero origine a questo strumento che ancora oggi suscita molto interesse e fascino sia agli addetti ai lavori che alle persone che lo osservano per la prima volta.

Proprio per la natura di questo strumento e per le caratteristiche delle forme che si sono generate soprattutto basate su chiaroscuro e colore, ogni persona risponderà sulla base della propria esperienza e  del proprio modo di essere, producendo così risposte uniche ed originali.

Le tavole, 10 in tutto, hanno caratteristiche differenti le une dalle altre e sulla base delle ricerche fatte dallo stesso autore è possibile ottenere da ogni singola tavola, diverse informazioni. Sottoponendo a visione ed interpretazione tavola per tavola abbiamo un vero è proprio percorso conoscitivo del soggetto. come in tutte le relazioni la prima cosa che avviene è una vera e propria presentazione ossia come la persona si presenta a noi ed in particolare modo ad affrontare questo test e, circa le capacità di adattamento del soggetto (tav.1).  La tavola successiva, quella dell'aggressività o anche della sessualità fornisce indicazioni circa la regolazione emotiva e affettiva. Nella tavola tre, la tavola delle relazioni, troviamo informazioni circa le qualità delle relazioni oggettuali che sono approfondite poi nella tavola quattro, tavola della funzione paterna e dell'integrazione della coscienza morale.  La tavola cinque viene definita la tavola della realtà dove possiamo ottenere informazioni circa l'esame di realtà e dell'adattamento sociale della persona assieme alle informazioni della tavola della sessualità, la sesta tavola. La tavola della funzione materna, la tavola 7, ci parla del sistema di attaccamento e la qualità che lo caratterizza. Le ultime tre tavole le più colorate, ci parlano della affettività e dell’inconscio del soggetto. Nella tavola otto, tavola della affettività sociale, abbiamo informazioni circa l'investimento oggettuale e delle relazioni. La tavola nove, invece, la tavola dell'inconscio, è la tavola che ci dà informazioni circa l'integrazione della personalità eventualmente la presenza di meccanismi dissociativi. Per finire, nella tavola 10, definita la tavola della dispersione,  abbiamo informazioni sulla personalità.

Il test di Rorschch, si rivela così, uno strumento in base al quale, poter ottenere una valutazione qualitativa delle caratteristiche intellettive e dello stile cognitivo della persona: ad  esempio possiamo stabilire se ci siano deficit di natura intellettiva oppure se le difficoltà che si presentano in quel momento specifico, siano da riferirsi a problematiche quali ansia o depressione.

Possiamo ottenere informazioni circa la modalità con cui la persona gestisce la propria affettività, i propri sentimenti, le proprie emozioni e la qualità delle relazioni con l'altro, nella dimensione interpersonale.  Poiché si tratta di uno strumento di matrice analitica, che esplora come abbiamo visto, le figure genitoriali interiorizzate, fornisce informazioni circa l’affettività e le relazioni interpersonali nonchè le modalità che la persona adotta nel vivere e conforntarsi nelle varie relazioni.

Di questo strumento si può fare un uso clinico e peritale. Da un punto di vista giuridico, il test ci può dare indicazioni circa l'attendibilità del teste e la cacpità di intendere e di volere. Fornisce indicazioni applicabili in ambito civile, delle competenze genitoriali utili da conoscere nei casi di separazione ed affidamento. Consente inoltre, di evidenziare elementi traumatici tali da aver causato un danno di natura psichica. Questo strumento  può essere utile per la valutazione dell'infemità mentale , per individuare lìimputabilità o ancora per stabilire il grado di pericolosità sociale ed il grado di responsabilità della persona nell'azione che ha commesso.  

Attraverso l'osservazione di alcuni specifici parametri, possiamo anche rilevare eventuali maltrattamenti, presenza di trauma o di abuso che possono essere esplicitati in base alle risposte date. Ugualmente la presenza i assenza di alcuni elementi ci fornisce l’indicazione  circa la presenza di false accuse di maltrattamento o di abuso.

Dal punto di vista clinico invece, il coinvolgimento del cliente alle fase di somministrazione  del test, può facilitare il processo di insight e conseguentemente l’acquisizione di una consapevolezza differente circa la propria condizione ed il proprio mondo interno. Questa modalità ha originato un modello di intervento breve chiamato Assessment terapeutico  che prevede proprio un uso collaborativo di vari test con il cliente.